RIFERIMENTI ETICI E LEGISLATIVI
Il Codice di Deontologia Medica nella quotidianità S.I.O.H.
Dedico doverosamente questa lettera a chi dentro la nostra Società Scientifica, dentro il Consiglio Direttivo silenziosamente sta dedicando tempo e chi, con grande serietà e professionalità, sta organizzando eventi SIOH sia a livello nazionale e sia a livello regionale per elevare, aggiornare, formare e dare continuità alla nostra educazione culturale. Infatti, cerchiamo di presentare sempre un Programma Culturale SIOH di notevole interesse!
Tutti i Corsi, Convegni, Congressi SIOH sono un tramite di conoscenza e rappresentano la nostra libertà di un Incontro, di un’esperienza: sia scientifica, sia clinica, sia di ricerca, sempre dentro la responsabilità di un rapporto umano.
Considero tre i cardini sui quali valorizzare il nostro lavoro all’interno della S.I.O.H.:
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attraverso la nostra opera quotidiana verso i pazienti (Art. 8 Dovere di intervento e Art. 20 Relazione di cura);
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attraverso la formazione e l’aggiornamento reciproco con i colleghi, soprattutto verso i giovani colleghi in un tramite generazionale (Art. 19 Aggiornamento e formazione professionale permanente);
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attraverso il rapporto con le Istituzioni.
A tutti noi spetta questa responsabilità: essere abili a dare una risposta!
La sfida di essere medico dentro la S.I.O.H. non è solo trasmettere il sapere e i valori, non è solo curare, ma cercare possibilmente di prendersi sempre cura dei nostri pazienti: andare oltre la cura! E’ questa una Ricerca continua che ci deve interpellare quotidianamente. Scriveva Platone: ”Solo chi ama si pone in una dimensione di Ricerca.”
Grazie allora a tutti coloro che lavorano nella Ricerca di questo bene, senza conflitto di interessi, per la costruzione di un’Opera che è la S.I.O.H. (Art. 30 Conflitto di interessi).
Marco Magi
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Riferimenti al CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA del 18 Maggio 2014
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Art. 8 Dovere di intervento
Il medico in caso di urgenza, indipendentemente dalla sua abituale attività, deve prestare soccorso e comunque attivarsi tempestivamente per assicurare idonea assistenza.
Art.19 Aggiornamento e formazione professionale permanente
Il medico, nel corso di tutta la sua vita professionale, persegue l'aggiornamento costante e la
formazione continua per lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze professionali tecniche e non tecniche, favorendone la diffusione ai discenti e ai collaboratori.
Il medico assolve agli obblighi formativi.
L'Ordine certifica agli iscritti ai propri Albi i crediti acquisiti nei percorsi formativi e ne valuta le eventuali inadempienze.
Art. 20 Relazione di cura
La relazione tra medico e paziente è costituita sulla libertà di scelta e sull'individuazione e
condivisione delle rispettive autonomie e responsabilità.
Il medico nella relazione persegue l'alleanza di cura fondata sulla reciproca fiducia e sul mutuo rispetto dei valori e dei diritti e su un'informazione comprensibile e completa, considerando il tempo della comunicazione quale tempo di cura.
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Art. 30 Conflitto di interessi
Il medico evita qualsiasi condizione di conflitto di interessi nella quale il comportamento
professionale risulti subordinato a indebiti vantaggi economici o di altra natura.
Il medico dichiara le condizioni di conflitto di interessi riguardanti aspetti economici e di altra natura che possono manifestarsi nella ricerca scientifica, nella formazione e nell'aggiornamento professionale, nella prescrizione diagnostico-terapeutica, nella divulgazione scientifica, nei rapporti individuali e di gruppo con industrie, enti, organizzazioni e istituzioni, o con la Pubblica Amministrazione, attenendosi agli indirizzi applicativi allegati.
RACCOMANDAZIONI CLINICHE
L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera salute orale come parte integrante, non solo dello stato di salute generale, ma anchedella qualità della vita di ciascun individuo.
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In tale ottica, in accordo e con il sostegno del mondo professionale e della comunità scientifica di questo settore, le raccomandazioni cliniche in odontostomatologia contenute nel presente volume forniscono indicazioni e definiscono standard di intervento per la prevenzione e la cura delle più comuni patologie del cavo orale nonché per l’identificazione di percorsi terapeutici appropriati a supporto degli operatori pubblici e privati.
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Esse costituiscono, inoltre, uno strumento utile per mantenere alto il livello di qualità delle cure in questo periodo storico, nel quale, se da un lato crescono le opportunità tecniche di cura e la potenziale domanda delle stesse, dall’altro la riduzione delle risorse economiche a disposizione dei cittadini tende a limitare l’accesso all’offerta professionale privata e, al contempo, i processi di razionalizzazione dell’allocazione dei fondi nel SSN rendono più difficile l’accesso alle strutture pubbliche.
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L’individuazione di raccomandazioni cliniche chiaramente definite e rese pubbliche può facilitare la condivisione degli obiettivi e dei percorsi terapeutici tra odontoiatra e paziente, migliorare la comunicazione e, in ultima analisi, accrescere la fiducia sia nei riguardi del proprio specifico professionista che del “sistema delle cure” più in generale.
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La revisione delle “Raccomandazioni cliniche in odontostomatologia” si è resa necessaria in considerazione del cambiamento dell’evidenza scientifica, dell’immissione in commercio di nuovi materiali e dell’utilizzo di nuove tecnologie, specie in ambito protesico.
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Come per la precedente, alla realizzazione di questa edizione ha contribuito un ampio gruppo di docenti ed esperti delle singole branche odontoiatriche insieme alle più importanti e rappresentative Associazioni professionali e ai componenti della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) nazionale.
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IL MINISTRO DELLA SALUTE
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On. Beatrice Lorenzin
MINISTERO DELLA SALUTE
Dipartimento della sanità pubblica e dell’innovazione
RACCOMANDAZIONI CLINICHE IN ODONTOSTOMATOLOGIA
2017
La SIOH ha partecipato attivamente alla stesura delle "Raccomandazioni Cliniche in Odontostomatologia", promosse e approvate dal Ministero della Salute.
AGGIORNAMENTO DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA
Il nuovo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sostituisce integralmente il dPCM 29 novembre 2001, recante “Definizione dei Livelli essenziali di assistenza”.
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Il provvedimento è stato predisposto in attuazione della legge di stabilità 2016 (arIcolo 1, commi 553 e 554, legge 28 dicembre 2015, n. 208), che ha stanziato ben 800 milioni di euro annui per l’aggiornamento dei LEA.
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Il nuovo schema di decreto:
- definisce le attvità , i servizi e le prestazioni garanIte ai cittadini con le risorse pubbliche messe a disposizione del Servizio sanitario nazionale
- descrive con maggiore dettaglio e precisione prestazioni e attività oggi già incluse nei livelli essenziali di assistenza
- ridefinisce e aggiorna gli elenchi delle malattie rare e delle malattie croniche e invalidanti che danno diritto all’esenzione
- innova i nomenclatori della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, introducendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni obsolete
2016
Ministero della Salute
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Il nuovo schema di decreto è l’esito di un lavoro condiviso tra Stato, regioni e società scientifiche
AUTISMO
Questa linea guida sui trattamenti dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti, si sviluppa all'interno del primo programma nazionale di ricerca sul- la salute mentale nell'infanzia e nell’adolescenza, il Programma strategico Un approccio epidemiologico ai disturbi dello spettro autistico e rappresenta il primo documento di questo tipo prodotto dal Sistema nazionale per le linee guida nell'area della salute mentale dell'infanzia e dell'adolescenza.
Con il Programma strategico la linea guida condivide la finalità generale, ossia produr- re attraverso gli strumenti della ricerca scientifica risultati trasferibili alla pratica clinica, nonché fruibili da tutti i soggetti interessati.
Nell'ampio panorama di offerte terapeutiche rivolte alle persone con disturbi dello spet- tro autistico, questa linea guida fornisce un orientamento su quali sono gli interventi per cui sono disponibili prove scientifiche di valutazione di efficacia, articolando le raccoman- dazioni per la pratica clinica sulla base di queste prove.
Considerata la gravità dei quadri clinici associati ai disturbi dello spettro autistico, l'impatto che questi disturbi hanno sulla vita delle persone e delle loro famiglie durante tutto l'arco della vita, nonché la difficoltà per gli operatori di orientarsi tra le molte offerte terapeutiche disponibili, certamente questa linea guida rappresenta il primo, indispensabile passo per garantire una risposta adeguata ai bisogni terapeutici di queste persone.
È prevista anche una versione per il pubblico di questa linea guida, che riteniamo di im- portanza fondamentale per garantire l'auspicata partecipazione consapevole delle famiglie e dei cittadini alla gestione del proprio stato di salute.
Alfonso Mele
Istituto superiore di sanitÃ
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